21 luglio 2008

Alla turca maniera, seconda parte

Nessuno vuole dirle certe cose, siamo un popolo di perbenisti: a tavola non si parla di malattie che evochino immagini poco simpatiche, di perdite di capelli, di peli, di escrementi.
Però si sputa per strada.
Le donne non parlano in presenza di uomini di ciclo mestruale, di epilazioni perineali, di caccole del naso.
Però poi si fanno la ceretta inguinale a vicenda (Tra donne sole).

Siamo un popolo di perbenisti, non di gente per bene.

Ed allora vi voglio rivelare alcuni segreti:
Se una donna fa la pipì e non c'è carta igienica, voi lo sapete come si comporta?
Si scrolla!
Se una donna fa la pipì in una turca e, poniamo, è estate, per cui indossa dei sandaletti, magari col tacco e alla schiava, quelli che a qualcuno fanno girare la testa, voi lo sapete cosa accade?
Gocce di pipì le schizzano sui piedi.

Ma voi queste cose solo qui le potete venire a sapere.
E se sembro feticista vi sbagliate!

Così è (se vi pare)

17 luglio 2008

Chissà perchè...

...il sonno migliore è quello che intercorre tra lo squillo della sveglia e il momento in cui ci si alza veramente?!

16 luglio 2008

Se non leggi questo post avrai sfiga per 7 anni!

La mattinata è incominciata carica di presagi: La Cla si è rovesciata la tazzina di caffè sul pigiama pulito. E per fortuna non era bollente.
Cosa mai si sarebbe potuta aspettare dopo questo evento nefasto?
Il muratore le ha dato il due di picche, dicendole che non ha alcuna intenzione di spostare l'interruttore del bagno;
La Cla non è riuscita a trovare il regalo di compleanno per sua sorella (risale al 30 aprile, ndr);
recatasi all'assicurazione, per stipularne una per la nuova autovettura, La Cla è dovuta tornare a casa perché al momento del pagamento si è accorta di non avere con sè il portafogli;
è infine andata a ritirare la seicento vecchia fiammante e ha fatto qualche giretto, parcheggiandola più volte in varie parti della città, ha poi prelevato una sua amica per il giro inaugurale;
la gelateria prescelta per la serata era chiusa. Di martedì. Ma quale gelateria è chiusa di martedì???;
la gelateria di riserva era aperta, è seguito struscio sotto i portici del centro, un'oretta. Al ritorno La-Cla-mobile non parte.
Nisba. Nulla. Stop. Fine. Morta.
La Cla ha chiamato il suo bun genitore, che l'ha salvata con i cavetti neri e rossi: era la batteria.

Dannazione, farò sicuramente grande pubblicità al concessionario che me l'ha venduta così ben accessoriata!

14 luglio 2008

"Ci si può ammalare anche solo di un ricordo e lei era ammalata di quel pomeriggio"

Questa notte ho sognato.
Era un sogno a colori, nitido. Io nella mia solita veste di prof, l'alunno nella sua consueta parte di studente. Un nome diverso, la stessa faccia, gli occhiali: mi hai riconosciuta, lo so!
Poi il sogno è svanito, prosciugato dalla paura di non sentire la sveglia.
Ma la mancanza è rimasta.
Dove sei?



09 luglio 2008

Cream Tea, or the way to feel British

Per essere britannici a tutto tondo bisogna aver provato il Cream Tea. Non si tratta di un banale infuso in acqua calda, bensì di un rito, che va, come tale, eseguito in maniera corretta.
Prima di tutto bisogna recarsi in un locale tipico, elegante, non troppo chiassoso.
In secondo luogo bisogna ordinare, appunto, un Cream Tea con gli Scones.
Di seguito bisogna iniziare ad ascoltare alcune profie russe che decantano le magie della Stafford House. Non credo che importi se non conoscete donne russe, io il Cream Tea l'ho provato due volte ed in entrambe le situazioni due professoresse russe si sono come materializzate al tavolo. Suppongo che rientrino nel listino...e non come si potrebbe banalmente pensare accostando l'aggettivo russa al sostantivo listino (prezzi)!
Terzo passo: versare il the, dall'alto, con mano leggiadra (benché la teiera pesi circa 2 kg) ed aggiungervi abbondante latte. Volendo zuccherare.
Finalmente arrivano gli Scones, ma con essi anche la parte complessa: questi biscotti, il cui nome io associo con il termine "stones", hanno effettivamente un aspetto bitorzoluto che potrebbe ricordare le pietre.
Bisogna tagliarli a metà, cospargerli di burro, sovrapporvi un secondo strato di marmellata ed infine un terzo strato di crema. Da cui il nome Cream Tea.
La gara è a chi finisce prima il vasetto di crema.
Solitamente vincono le russe.
...altrimenti piangono! (quest'ultima finezza solo a pochi sarà dato capirla)

Come in un sogno

Era una giornata bigia e piovosa e La Cla passeggiava tra le vie bitorzolute di Cambridge, sentendosi una perfetta studentessa tra studenti (o studentessi, per citare Elio).
Forse non ve l'ho mai detto, ma La Cla crede profondamente nella forza dei sensi: sente quando qualcuno la pensa intensamente, quando è amata o odiata, sente quando qualcosa è andato storto o a buon fine, e difficilmente sbaglia.
Dunque pioveva a dirotto, dopo due settimane di insolito bel tempo su suolo inglese.
La Cla era sconfortata oltremodo, anche perché sapeva di essersi lasciata alle spalle, a Canterbury, un bel paio di stivali di gomma a fiori. Aveva lasciato un pezzo di cuore.
L'acqua le rigava il volto segnato dalla stanchezza, ma forse erano lacrime. La Cla è una persona sentimentale e anche un paio di stivali possono tirare fuori i suoi sogni più nascosti e privati.
Dunque pioveva e La Cla cercava rifugio sotto i portici del centro.
Non c'erano secondi fini nel suo vagare, nel suo soffermar lo sguardo, nel suo attendere uno sprazzo di sole. Ma si sa che il destino non attende che lo si chiami per nome!
Infatti furono loro a chiamarla...